Passeggiate e rifugi/ walks and hiking

Jessica
Passeggiate e rifugi/ walks and hiking

Visite turistiche

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Refuge Jean-Frédéric Benevolo
Località Lavassey
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Refuge Mont Fallère
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Rifugio Mario Bezzi
Localita' Vaudet
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Mines of Saint Marcel
Località Servette
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Percorso sia invernale che estivo. Una breve escursione parte dalla frazione di Chanavey, attraversando il ponte sul torrente, e segue per lunghi tratti la pista di fondo che non dovrà mai essere calpestata. Si attraversano numerosi ambienti diversi, riuscendo così ad osservare alcuni angoli caratteristici: il bosco di larici e ontani lungo il ruscello, i villaggi di Oreiller e Bruil, ormai quasi del tutto ristrutturati rispettando l’architettura tipica di montagna, la sede di valle delle guardie del Parco a Bruil. Oltre Bruil il sentiero continua costeggiando la Dora di Rhemes, in tutta la sua magnifica variabilità di torrente di montagna, per incontrare una scalinata che permette di superare una parete rocciosa e arrivare dapprima a Chaudanne e, costeggiando il villaggio, alla zona del Pellaud, con i suoi specchi d’acqua popolati da trote e rane rosse, immersi in un boschetto appartato e luminoso... I larici e abeti rossi che fanno da cornice al lago inferiore, ne sono anche i protettori e custodi indiscussi da secoli: il laghetto, in realtà effimero, non potrebbe esistere se non ci fosse quel bosco che con la sua ombra permette la vita a rane temporarie e trote che necessitano di acque fredde, mentre i loro rami danno ospitalità a scoiattoli rossi, cince, picchi, crocieri e martore. Nel laghetto superiore è presente la più antica centralina di produzione idroelettrica della valle, con ancora la data di costruzione incisa sull’architrave. Il rientro si può effettuare sullo stesso percorso o sulla strada in assenza di pericolo valanghe, chiusa al traffico veicolare e lasciata innevata sino all’ingresso del capoluogo…lungo il percorso sulla strada sarà più facile avvistare animali sul versante esposto a est, che in primavera permette lo scioglimento precoce della neve e, nella parte tra Bruil e Chanavey, presenta delle zone rocciose verticali spesso frequentate dagli stambecchi.
Lago Pellaud
Percorso sia invernale che estivo. Una breve escursione parte dalla frazione di Chanavey, attraversando il ponte sul torrente, e segue per lunghi tratti la pista di fondo che non dovrà mai essere calpestata. Si attraversano numerosi ambienti diversi, riuscendo così ad osservare alcuni angoli caratteristici: il bosco di larici e ontani lungo il ruscello, i villaggi di Oreiller e Bruil, ormai quasi del tutto ristrutturati rispettando l’architettura tipica di montagna, la sede di valle delle guardie del Parco a Bruil. Oltre Bruil il sentiero continua costeggiando la Dora di Rhemes, in tutta la sua magnifica variabilità di torrente di montagna, per incontrare una scalinata che permette di superare una parete rocciosa e arrivare dapprima a Chaudanne e, costeggiando il villaggio, alla zona del Pellaud, con i suoi specchi d’acqua popolati da trote e rane rosse, immersi in un boschetto appartato e luminoso... I larici e abeti rossi che fanno da cornice al lago inferiore, ne sono anche i protettori e custodi indiscussi da secoli: il laghetto, in realtà effimero, non potrebbe esistere se non ci fosse quel bosco che con la sua ombra permette la vita a rane temporarie e trote che necessitano di acque fredde, mentre i loro rami danno ospitalità a scoiattoli rossi, cince, picchi, crocieri e martore. Nel laghetto superiore è presente la più antica centralina di produzione idroelettrica della valle, con ancora la data di costruzione incisa sull’architrave. Il rientro si può effettuare sullo stesso percorso o sulla strada in assenza di pericolo valanghe, chiusa al traffico veicolare e lasciata innevata sino all’ingresso del capoluogo…lungo il percorso sulla strada sarà più facile avvistare animali sul versante esposto a est, che in primavera permette lo scioglimento precoce della neve e, nella parte tra Bruil e Chanavey, presenta delle zone rocciose verticali spesso frequentate dagli stambecchi.
Un facile itinerario turistico costeggia la gola dell’orrido. Il sentiero è situato ai piedi del Mont Crammont, sulla sinistra orografica della Dora di Verney. A valle, da Pré-Saint-Didier, l’itinerario parte nei pressi dell’antico ponte sulla Dora di Verney: si oltrepassano le Terme di Pré-Saint-Didier, si procede per circa 200 metri e sulla destra si trova il sentiero. A monte, si arriva al sentiero percorrendo la Strada Statale in direzione di La Thuile per circa 3 km. Passati i tornanti e la prima galleria, dopo 300 metri, si gira a destra in Località Plan du Bois, dove, nei pressi del Parco Avventura Mont Blanc , parte la passeggiata che conduce alla passerella panoramica sull’orrido e al sentiero. Passerella panoramica A monte del sentiero è possibile percorrere una suggestiva passerella panoramica sulla gola dell’Orrido di Pré-Saint-Didier. Con i suoi 160 metri di altezza, regala emozioni ed una vista incomparabile sulla catena del Monte Bianco, sulla conca di Pré-Saint-Didier con i villaggi di Champex, Palleusieux e Verrand, oltre ad un panorama mozzafiato sulla cascata dell’Orrido e sulla grotta della sorgente termale.
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Orrido di Pre Saint-Didier
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Un facile itinerario turistico costeggia la gola dell’orrido. Il sentiero è situato ai piedi del Mont Crammont, sulla sinistra orografica della Dora di Verney. A valle, da Pré-Saint-Didier, l’itinerario parte nei pressi dell’antico ponte sulla Dora di Verney: si oltrepassano le Terme di Pré-Saint-Didier, si procede per circa 200 metri e sulla destra si trova il sentiero. A monte, si arriva al sentiero percorrendo la Strada Statale in direzione di La Thuile per circa 3 km. Passati i tornanti e la prima galleria, dopo 300 metri, si gira a destra in Località Plan du Bois, dove, nei pressi del Parco Avventura Mont Blanc , parte la passeggiata che conduce alla passerella panoramica sull’orrido e al sentiero. Passerella panoramica A monte del sentiero è possibile percorrere una suggestiva passerella panoramica sulla gola dell’Orrido di Pré-Saint-Didier. Con i suoi 160 metri di altezza, regala emozioni ed una vista incomparabile sulla catena del Monte Bianco, sulla conca di Pré-Saint-Didier con i villaggi di Champex, Palleusieux e Verrand, oltre ad un panorama mozzafiato sulla cascata dell’Orrido e sulla grotta della sorgente termale.
Giunti al Colle di San Carlo, imboccare, di fronte all’hotel Genzianella, la strada sterrata segnalata con il n. 15 che in moderata pendenza, sviluppandosi all’interno di un bosco misto di abeti e larici, permette di raggiungere il lago d’Arpy. Dal retro dell’hotel Genzianella è inoltre possibile raggiungere con una breve passeggiata adatta a tutti il belvedere nei pressi della Tête d’Arpy con splendido panorama sulla catena del Bianco e sulla Valdigne. Data la brevità (circa 25 minuti per l’andata) l’itinerario può fare da complemento all’escursione del lago d’Arpy.
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Lago d' Arpy
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Giunti al Colle di San Carlo, imboccare, di fronte all’hotel Genzianella, la strada sterrata segnalata con il n. 15 che in moderata pendenza, sviluppandosi all’interno di un bosco misto di abeti e larici, permette di raggiungere il lago d’Arpy. Dal retro dell’hotel Genzianella è inoltre possibile raggiungere con una breve passeggiata adatta a tutti il belvedere nei pressi della Tête d’Arpy con splendido panorama sulla catena del Bianco e sulla Valdigne. Data la brevità (circa 25 minuti per l’andata) l’itinerario può fare da complemento all’escursione del lago d’Arpy.
Rifugio Vittorio Emanuele II
Localita Moncorve
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Vittorio Sella Refuge
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Lago Chamolet
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