La mia guida per scoprire il territorio.

Rossano
La mia guida per scoprire il territorio.

Cosa vedere a Porto San Giorgio

Cenni Storici Porto San Giorgio: Cuore pulsante di molti scambi dell'intero territorio fermano soprattutto con Venezia. Il primo centro abitato lo dobbiamo ad un esiguo nucleo di pescatori che si stabilirono in questa zona dopo l’avvento dei barbari. Tale centro nel 1164 passò al Capitolo dei canonici del Duomo di Fermo, che, a loro volta, cedettero il castello al comune di Fermo nel 1266. Nel 1267, grazie all’intervento del podestà di Fermo, il veneziano Lorenzo Tiepolo (futuro Doge della Serenissima), il castello subì delle modifiche assumendo un duplice aspetto: da una parte fortezza contro i pericoli provenienti dal mare e dall'altra sentinella a difesa della giurisdizione fermana sulla costa. Nel 1362, viste le incursioni turche nell’Adriatico, con il permesso di Giovanni Visconti d’Oleggio, signore di Fermo, fu eretta, a difesa del porto, una fortificazione che viene scandita ad intervalli regolari da delle torri merlate. Il baluardo (oggi in parte ancora visibile) venne realizzato parallelo alla costa per chiudersi alle due estremità da ulteriori mura che correvano fino al mare, il quale arrivava dove oggi troviamo la statale adriatica. Lungo i due muraglioni laterali, a protezione della vasca navale, erano state aperte tre arcate a sesto acuto, quasi totalmente demolite nel ‘900. Nel 1741 la Congregazione Fermana stabilì che Porto San Giorgio fosse considerato un castello distinto da Fermo e nel 1782 il Governo Pontificio concesse il possesso dei territori che vanno dal Tenna all’Ete. L'autonomia comunale di Porto San Giorgio risale al periodo Napoleonico. Mentre il nome attuale gli venne dato da Papa Pio IX nel 1857 in occasione della visita del pontefice nel territorio fermano.
Costruita nel 1267 dal veneziano Lorenzo Tiepolo, podestà di Fermo. La rocca, di forma quadrangolare con un mastio e merli guelfi, rappresenta un caratteristico fortilizio posto a difesa dei porti del litorale marchigiano. Divenne poi possesso di castellani e di uomini d’armi che vi fecero edificare nuove costruzioni. Recentemente è stata ristrutturata ed ora è sede, specialmente nel periodo estivo, di manifestazioni culturali teatrali di arte drammatica. Ideale per passeggiate romantiche lungo le mura antiche.
Rocca Tiepolo
3 Via Leonardo da Vinci
Costruita nel 1267 dal veneziano Lorenzo Tiepolo, podestà di Fermo. La rocca, di forma quadrangolare con un mastio e merli guelfi, rappresenta un caratteristico fortilizio posto a difesa dei porti del litorale marchigiano. Divenne poi possesso di castellani e di uomini d’armi che vi fecero edificare nuove costruzioni. Recentemente è stata ristrutturata ed ora è sede, specialmente nel periodo estivo, di manifestazioni culturali teatrali di arte drammatica. Ideale per passeggiate romantiche lungo le mura antiche.
Villa Bonaparte, costruita su ordine del fratello di Napoleone, Girolamo Bonaparte, a Porto San Giorgio dal 1829 al 1832, realizzata in stile neoclassico seguendo il progetto di Ireneo Aleandri, dedicata a "Caterina" dal Bonaparte. Per divergenze politiche con il Re di Napoli, nel 1831 fu confiscata e pochi anni dopo venduta alla nobile famiglia Pelagallo, dopo essere stata adibita a Camera Apostolica. La villa presenta nella facciata decorazioni con bassorilievi e altorilievi di trofei d'armi. È circondata da un grande parco. Le stanze, affrescate con pregio, sono arredate con numerosi mobili dell'epoca in stile impero. Il pavimento è in graniglia e presenta decorazioni a mosaico. Oggi, dopo esser stata ristrutturata, viene usata per cerimonie, matrimoni, eventi vari, etc.
Villa Bonaparte
Via Girolamo Bonaparte
Villa Bonaparte, costruita su ordine del fratello di Napoleone, Girolamo Bonaparte, a Porto San Giorgio dal 1829 al 1832, realizzata in stile neoclassico seguendo il progetto di Ireneo Aleandri, dedicata a "Caterina" dal Bonaparte. Per divergenze politiche con il Re di Napoli, nel 1831 fu confiscata e pochi anni dopo venduta alla nobile famiglia Pelagallo, dopo essere stata adibita a Camera Apostolica. La villa presenta nella facciata decorazioni con bassorilievi e altorilievi di trofei d'armi. È circondata da un grande parco. Le stanze, affrescate con pregio, sono arredate con numerosi mobili dell'epoca in stile impero. Il pavimento è in graniglia e presenta decorazioni a mosaico. Oggi, dopo esser stata ristrutturata, viene usata per cerimonie, matrimoni, eventi vari, etc.
La Torre Merlata (o turrimagna) è la Torre maggiore, rimasta oggi ancora in piedi, ma erroneamente restaurata con la merlatura a coda di rondine. Percorrendo il viale Buozzi verso ovest, alzando lo sguardo verso l’alto la si può notare svettare in tutta la sua imponenza. Come tutti i castelli medievali, anche la torre merlata mantiene la caratteristica architettonica della merlatura, ovvero della sommità dentata. Lo scopo di tale artifizio architettonico era proteggere i soldati che si trovavano a camminare sulle sommità delle torri dagli attacchi di arcieri e frombolieri. I bordi dei merli contenevano caditoie, botole che permettevano di lanciare sui nemici pietre o versare acqua bollente. Sono due gli stili principali di merlature, guelfi e ghibellini, dalle due fazioni che se ne servivano. Successivamente furono costruite a discrezione dei progettisti degli edifici e delle torri.
Torre Merlata
La Torre Merlata (o turrimagna) è la Torre maggiore, rimasta oggi ancora in piedi, ma erroneamente restaurata con la merlatura a coda di rondine. Percorrendo il viale Buozzi verso ovest, alzando lo sguardo verso l’alto la si può notare svettare in tutta la sua imponenza. Come tutti i castelli medievali, anche la torre merlata mantiene la caratteristica architettonica della merlatura, ovvero della sommità dentata. Lo scopo di tale artifizio architettonico era proteggere i soldati che si trovavano a camminare sulle sommità delle torri dagli attacchi di arcieri e frombolieri. I bordi dei merli contenevano caditoie, botole che permettevano di lanciare sui nemici pietre o versare acqua bollente. Sono due gli stili principali di merlature, guelfi e ghibellini, dalle due fazioni che se ne servivano. Successivamente furono costruite a discrezione dei progettisti degli edifici e delle torri.
Costruita nel 1830 a fianco della torre dell'orologio e ai piedi di Rocca Tiepolo su progetto è dell'architetto Ildebrando Giunchini. Davanti alla facciata, che risulta incompiuta, doveva trovarsi un portico con colonne doriche. L'interno a tre navate è cadenzato da colonne ioniche. Nell'abside una bella scultura di Giorgio Paci raffigurante San Giorgio con il drago. Sulla Piazza antistante possiamo ammirare la " Fontana della Democrazia, in marmo di Alfonso Bernardini e l'imponente Torre dell'Orologio.
St. Giorgio Martire Church
2 Piazza San Giorgio
Costruita nel 1830 a fianco della torre dell'orologio e ai piedi di Rocca Tiepolo su progetto è dell'architetto Ildebrando Giunchini. Davanti alla facciata, che risulta incompiuta, doveva trovarsi un portico con colonne doriche. L'interno a tre navate è cadenzato da colonne ioniche. Nell'abside una bella scultura di Giorgio Paci raffigurante San Giorgio con il drago. Sulla Piazza antistante possiamo ammirare la " Fontana della Democrazia, in marmo di Alfonso Bernardini e l'imponente Torre dell'Orologio.
Museo realizzato da Stefano cittadino che ha valorizzato la sua passione le sue conoscenze, mettendole a servizio della comunità. L'esposizione di trova all'interno di una splendida villa degli Oleandri, di proprietà comunale. La villa in passato veniva utilizzata per feste, concerti e balli. La villa è immersa in un ampio giardino, dove, non molto tempo fa, si poteva godere di un magico cinema all'aperto. Oggi vi trovano spazio invece, oltre al Museo del mare, numerose manifestazioni estive (e non solo), come: mostre, esposizioni, feste, spettacoli teatrali.
Museum of the Sea
3 Via Piave
Museo realizzato da Stefano cittadino che ha valorizzato la sua passione le sue conoscenze, mettendole a servizio della comunità. L'esposizione di trova all'interno di una splendida villa degli Oleandri, di proprietà comunale. La villa in passato veniva utilizzata per feste, concerti e balli. La villa è immersa in un ampio giardino, dove, non molto tempo fa, si poteva godere di un magico cinema all'aperto. Oggi vi trovano spazio invece, oltre al Museo del mare, numerose manifestazioni estive (e non solo), come: mostre, esposizioni, feste, spettacoli teatrali.

Marche passeggiate/hiking

Non solo mare.... Escursioni a piedi per chi ama l'avventura ed i paesaggi naturali
Questo breve e facile percorso di appena 2 chilometri si svolge lungo un tratto di duna fossile del Pliocene, a poche centinaia di metri dal mare, poco lontano dal bel borgo medievale di Torre di Palme, frazione di Fermo. Sorge in un piccolo boschetto, circondato dalla campagna in parte abbandonata, che la Regione Marche ha tutelato come Area Floristica protetta, in quanto rappresenta uno dei pochi lembi di vegetazione mediterranea del litorale marchigiano: il Bosco del Cugnolo. Il percorso è ad anello con partenza dal parcheggio poco sopra la fine del borgo, sulla strada per Lapedona. Tra Torre di Palme ed il Bosco del Cugnolo si apre un' ampia voragine creata dall' acqua del Fosso Cupo che nel suo breve percorso verso il mare l' ha resa simile ad un canyon. La grande pendenza e il materiale facilmente erodibile della duna fossile, sabbie e ciottoli cementati dalla pressione e dal tempo, hanno avuto vita facile nella sua creazione.Il percorso è stato recentemente risistemato dal C.A.I. di Fermo, si percorre in una mezz' oretta con pochi saliscendi; fa eccezione la Grotta degli Amanti per la quale invece c' è da vincere un tratto di forte pendenza di circa 5 metri, con l' aiuto di una corda. La partenza è nei pressi dell' ultimo parcheggio di Torre di Palme sulla strada per Lapedona; una tabella rappresenta il percorso ad anello e fornisce utili informazioni. Bisogna prestare attenzione nell' avvicinarsi al Fosso Cupo, per ovvi motivi di sicurezza.
Contrada Cugnolo
Contrada Cugnolo
Questo breve e facile percorso di appena 2 chilometri si svolge lungo un tratto di duna fossile del Pliocene, a poche centinaia di metri dal mare, poco lontano dal bel borgo medievale di Torre di Palme, frazione di Fermo. Sorge in un piccolo boschetto, circondato dalla campagna in parte abbandonata, che la Regione Marche ha tutelato come Area Floristica protetta, in quanto rappresenta uno dei pochi lembi di vegetazione mediterranea del litorale marchigiano: il Bosco del Cugnolo. Il percorso è ad anello con partenza dal parcheggio poco sopra la fine del borgo, sulla strada per Lapedona. Tra Torre di Palme ed il Bosco del Cugnolo si apre un' ampia voragine creata dall' acqua del Fosso Cupo che nel suo breve percorso verso il mare l' ha resa simile ad un canyon. La grande pendenza e il materiale facilmente erodibile della duna fossile, sabbie e ciottoli cementati dalla pressione e dal tempo, hanno avuto vita facile nella sua creazione.Il percorso è stato recentemente risistemato dal C.A.I. di Fermo, si percorre in una mezz' oretta con pochi saliscendi; fa eccezione la Grotta degli Amanti per la quale invece c' è da vincere un tratto di forte pendenza di circa 5 metri, con l' aiuto di una corda. La partenza è nei pressi dell' ultimo parcheggio di Torre di Palme sulla strada per Lapedona; una tabella rappresenta il percorso ad anello e fornisce utili informazioni. Bisogna prestare attenzione nell' avvicinarsi al Fosso Cupo, per ovvi motivi di sicurezza.
Impossibile venire nelle Marche e non visitare questo luogo incantevole. Percorsi, passeggiate e mare https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Conero
196 Einheimische empfehlen
Monte Conero
196 Einheimische empfehlen
Impossibile venire nelle Marche e non visitare questo luogo incantevole. Percorsi, passeggiate e mare https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Conero
Per chi ama le passeggiate tra i monti, le Gole dell’Infernaccio sono una tappa obbligata. Sentieri, torrenti e cascate nei pressi di Rubbiano, sui Sibillini incantati: sono facili da raggiungere e offrono un percorso adatto a tutte le età. Silenzio, pace e serenità da respirare a pieni polmoni, su fino all’eremo di San Leonardo. Meravigliosi i colori in autunno.
26 Einheimische empfehlen
Gole dell’Infernaccio
26 Einheimische empfehlen
Per chi ama le passeggiate tra i monti, le Gole dell’Infernaccio sono una tappa obbligata. Sentieri, torrenti e cascate nei pressi di Rubbiano, sui Sibillini incantati: sono facili da raggiungere e offrono un percorso adatto a tutte le età. Silenzio, pace e serenità da respirare a pieni polmoni, su fino all’eremo di San Leonardo. Meravigliosi i colori in autunno.
Immerso nei boschi, tra i Sibillini, c’è un posto dove le ragioni dello Spirito si conciliano con quelle degli occhi: è il santuario della Madonna dell’Ambro. A due passi da Montefortino i frati accolgono col sorriso decine di pellegrini ogni giorno. Saziata l'anima, tutt’intorno è la natura a prendersi la scena con il parco e la piccola cascata. Pochi riescono a resistere alla tentazione di immergere per qualche secondo i piedi nell’acqua del fiume, gelida e rigenerante.
12 Einheimische empfehlen
Shrine Church of the Madonna of Ambro - Montefortino - Fermo - Italy
1 Via Del Santuario
12 Einheimische empfehlen
Immerso nei boschi, tra i Sibillini, c’è un posto dove le ragioni dello Spirito si conciliano con quelle degli occhi: è il santuario della Madonna dell’Ambro. A due passi da Montefortino i frati accolgono col sorriso decine di pellegrini ogni giorno. Saziata l'anima, tutt’intorno è la natura a prendersi la scena con il parco e la piccola cascata. Pochi riescono a resistere alla tentazione di immergere per qualche secondo i piedi nell’acqua del fiume, gelida e rigenerante.

Visite turistiche

Luoghi a non molta distanza da Porto San Giorgio adatti a trascorrere qualche ora in famiglia, tra amici o anche in solitaria visitando i meravigliosi luoghi di questa fantastica Regione.
È un borgo medievale che conserva interamente l'antico incasato e, costituendo un punto elevato molto vicino al mare, gode di una notevole veduta panoramica sul litorale marino. Ideale per scattare delle foto bellissime o approfittare dei localini serali per degli ottimi aperitivi.
45 Einheimische empfehlen
Torre di Palme
45 Einheimische empfehlen
È un borgo medievale che conserva interamente l'antico incasato e, costituendo un punto elevato molto vicino al mare, gode di una notevole veduta panoramica sul litorale marino. Ideale per scattare delle foto bellissime o approfittare dei localini serali per degli ottimi aperitivi.
La basilica della Santa Casa è uno dei principali luoghi di culto mariano e tra i più importanti e visitati santuari mariani del mondo cattolico. Sorge a Loreto in piazza della Madonna, a 127 metri s.l.m., al termine della via Lauretana. All'interno della basilica, i cattolici rendono culto di devozione verso i resti di quella che secondo la tradizione è la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù. A questo famoso santuario è collegata la devozione per Maria madre di Gesù che ha l'iconografia culturale e storica della Vergine Lauretana, patrona dell'aviazione; tra i numerosi personaggi e santi che vi hanno fatto visita, si ricordano santa Camilla Battista da Varano; santa Thérèse di Lisieux; santa Gianna Beretta; tra i papi che hanno visitato la basilica vi sono Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Il santuario ha la dignità di Basilica pontificia minore.
51 Einheimische empfehlen
Heiligtum des Heiligen Hauses von Loreto
1 Piazza della Madonna
51 Einheimische empfehlen
La basilica della Santa Casa è uno dei principali luoghi di culto mariano e tra i più importanti e visitati santuari mariani del mondo cattolico. Sorge a Loreto in piazza della Madonna, a 127 metri s.l.m., al termine della via Lauretana. All'interno della basilica, i cattolici rendono culto di devozione verso i resti di quella che secondo la tradizione è la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù. A questo famoso santuario è collegata la devozione per Maria madre di Gesù che ha l'iconografia culturale e storica della Vergine Lauretana, patrona dell'aviazione; tra i numerosi personaggi e santi che vi hanno fatto visita, si ricordano santa Camilla Battista da Varano; santa Thérèse di Lisieux; santa Gianna Beretta; tra i papi che hanno visitato la basilica vi sono Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Il santuario ha la dignità di Basilica pontificia minore.
Lo Sferisterio di Macerata è un teatro all'aperto situato nel centro storico di Macerata. Un'arena semicircolare originariamente destinata al gioco del pallone col bracciale, successivamente riadattata a location per concerti e teatro d'opera, l'unico all'aperto con i palchi, di acustica definita perfetta da cantanti e direttori d'orchestra, e sede di diversi festival culturali.[1] L'edificio è stato progettato nel 1823 dall'architetto neoclassico Ireneo Aleandri (progettista, tra l'altro, del viadotto dell'Ariccia e del Teatro Nuovo "Gian Carlo Menotti" di Spoleto). Ha una capienza massima di circa 2500 posti (fino a 3000, includendo la balconata) e dal 1967 è noto per la stagione lirica estiva, trasformata nello "Sferisterio Opera Festival" nel 2006 dall'allora direttore artistico Pier Luigi Pizzi, e nel 2012 in "Macerata Opera Festival", dal direttore artistico Francesco Micheli, in carica fino al 2017. Da ottobre 2017 il Macerata Opera Festival ha un nuovo assetto che vede Luciano Messi sovrintendente, Barbara Minghetti direttrice artistica e Francesco Lanzillotta direttore musicale. Nel 2005, dopo anni che la manifestazione si svolgeva a Recanati, per la prima volta si sono svolte qui le finali del concorso Musicultura, vinto da Simone Cristicchi con la canzone Studentessa universitaria www.sferisterio.it
68 Einheimische empfehlen
Sferisterio di Macerata
Piazza Nazario Sauro
68 Einheimische empfehlen
Lo Sferisterio di Macerata è un teatro all'aperto situato nel centro storico di Macerata. Un'arena semicircolare originariamente destinata al gioco del pallone col bracciale, successivamente riadattata a location per concerti e teatro d'opera, l'unico all'aperto con i palchi, di acustica definita perfetta da cantanti e direttori d'orchestra, e sede di diversi festival culturali.[1] L'edificio è stato progettato nel 1823 dall'architetto neoclassico Ireneo Aleandri (progettista, tra l'altro, del viadotto dell'Ariccia e del Teatro Nuovo "Gian Carlo Menotti" di Spoleto). Ha una capienza massima di circa 2500 posti (fino a 3000, includendo la balconata) e dal 1967 è noto per la stagione lirica estiva, trasformata nello "Sferisterio Opera Festival" nel 2006 dall'allora direttore artistico Pier Luigi Pizzi, e nel 2012 in "Macerata Opera Festival", dal direttore artistico Francesco Micheli, in carica fino al 2017. Da ottobre 2017 il Macerata Opera Festival ha un nuovo assetto che vede Luciano Messi sovrintendente, Barbara Minghetti direttrice artistica e Francesco Lanzillotta direttore musicale. Nel 2005, dopo anni che la manifestazione si svolgeva a Recanati, per la prima volta si sono svolte qui le finali del concorso Musicultura, vinto da Simone Cristicchi con la canzone Studentessa universitaria www.sferisterio.it
Come non visitare la casa di Leopardi ed scrutare dalla sua collina l'infinito?
68 Einheimische empfehlen
Haus Leopardi
14 Via Leopardi
68 Einheimische empfehlen
Come non visitare la casa di Leopardi ed scrutare dalla sua collina l'infinito?
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo è il principale luogo di culto cattolico di Fermo, nelle Marche, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi metropolitana. La sua mole maestosa si eleva sul margine orientale del Girfalco, dove fu edificata in un'area che presenta un'interessante stratificazione di resti architettonici risalenti all'epoca romana e all'Alto Medioevo. La cripta del Duomo di Fermo è ricca di reliquie di santi e di opere d'arte.
10 Einheimische empfehlen
Fermo Cathedral
11 Via Sisto V
10 Einheimische empfehlen
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo è il principale luogo di culto cattolico di Fermo, nelle Marche, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi metropolitana. La sua mole maestosa si eleva sul margine orientale del Girfalco, dove fu edificata in un'area che presenta un'interessante stratificazione di resti architettonici risalenti all'epoca romana e all'Alto Medioevo. La cripta del Duomo di Fermo è ricca di reliquie di santi e di opere d'arte.
Il teatro dell'Aquila si trova a Fermo e, con una capienza di circa 1.000 posti e con 124 palchi ripartiti in 5 ordini a cornice della platea, si colloca TRA I PIÙ IMPONENTI teatri del Settecento nell'Italia centrale. Il palcoscenico di circa 350 metri quadrati e la sua acustica ne fanno una delle sale storiche più prestigiose d'Italia.
15 Einheimische empfehlen
Teatro dell'Aquila
8 Via Giuseppe Mazzini
15 Einheimische empfehlen
Il teatro dell'Aquila si trova a Fermo e, con una capienza di circa 1.000 posti e con 124 palchi ripartiti in 5 ordini a cornice della platea, si colloca TRA I PIÙ IMPONENTI teatri del Settecento nell'Italia centrale. Il palcoscenico di circa 350 metri quadrati e la sua acustica ne fanno una delle sale storiche più prestigiose d'Italia.
E’ il luogo simbolo di Fermo: bellissima e snobbata. Fuori regione ne parlano come una delle piazze più belle d’Italia; in città e nel circondario evoca spesso solo ricordi di ‘vasche’ adolescenziali. Eppure è un posto magico. Baciata dal sole o scaldata da mille luci dopo il tramonto, regala suggestioni uniche. Sotto i portici e nei vicoli a cui dà vita sono diversi i locali dove potersi fermare a mangiare e bere qualcosa: bar, pizzerie ed enoteche dall’atmosfera unica. Meritano una citazione la splendida biblioteca comunale con la sala del Mappamondo e il mercatino dell’antiquariato, che di giovedì anima le serate estive nel cuore della città.
10 Einheimische empfehlen
Piazza del Popolo
57 Piazza del Popolo
10 Einheimische empfehlen
E’ il luogo simbolo di Fermo: bellissima e snobbata. Fuori regione ne parlano come una delle piazze più belle d’Italia; in città e nel circondario evoca spesso solo ricordi di ‘vasche’ adolescenziali. Eppure è un posto magico. Baciata dal sole o scaldata da mille luci dopo il tramonto, regala suggestioni uniche. Sotto i portici e nei vicoli a cui dà vita sono diversi i locali dove potersi fermare a mangiare e bere qualcosa: bar, pizzerie ed enoteche dall’atmosfera unica. Meritano una citazione la splendida biblioteca comunale con la sala del Mappamondo e il mercatino dell’antiquariato, che di giovedì anima le serate estive nel cuore della città.
Andare al teatro romano di Falerone significa tornare indietro di duemila anni. Nel suo genere, è una delle strutture che nel mondo hanno affrontato meglio lo scorrere del tempo. Tanto da meritarsi la ribalta culturale ancora oggi. D’estate, infatti, si esibiscono artisti locali e nazionali.
Teatro Romano Falerone
Andare al teatro romano di Falerone significa tornare indietro di duemila anni. Nel suo genere, è una delle strutture che nel mondo hanno affrontato meglio lo scorrere del tempo. Tanto da meritarsi la ribalta culturale ancora oggi. D’estate, infatti, si esibiscono artisti locali e nazionali.
Moresco è uno dei borghi più belli d’Italia. La caratteristica torre eptagonale, che domina la valle dell’Aso, ospita d’estate diverse mostre; e insieme alle mura fa da cornice a un centro storico suggestivo: venire qui significa respirare aria di Medioevo.
20 Einheimische empfehlen
Moresco
20 Einheimische empfehlen
Moresco è uno dei borghi più belli d’Italia. La caratteristica torre eptagonale, che domina la valle dell’Aso, ospita d’estate diverse mostre; e insieme alle mura fa da cornice a un centro storico suggestivo: venire qui significa respirare aria di Medioevo.
A pochi chilometri da Porto San Giorgio sorge Sant’Elpidio a Mare, Comune noto non solo per le sue bellezze monumentali ed artistiche ma anche per la sua vocazione calzaturiera e l’alta qualità dei prodotti realizzati da famose griffes che rappresentano l’Italian Style nel mondo. La Città vanta una tradizione storico-artistica ed una radicata attività produttiva nella manifattura della calzatura, testimoniate entrambe nella preziosa cornice dell’ex convento dei Filippini, lungo il corso principale della città, Corso Baccio, dal Museo della Calzatura intitolato al “Cav. Vincenzo Andolfi”, principale promotore e collezionista dei più importanti pezzi oggi esposti nel museo, e dalla Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli”, in cui sono conservati due importanti polittici dell’artista quattrocentesco Vittore Crivelli oltre ad opere provenienti dalle chiese urbane. Sant’Elpidio a Mare (FM) C.so Baccio, 31 Tel. +39 0734 859279 www.santelpidioamare.it/turism
7 Einheimische empfehlen
Pinacoteca Civica "Vittore Crivelli"
31 Corso Baccio
7 Einheimische empfehlen
A pochi chilometri da Porto San Giorgio sorge Sant’Elpidio a Mare, Comune noto non solo per le sue bellezze monumentali ed artistiche ma anche per la sua vocazione calzaturiera e l’alta qualità dei prodotti realizzati da famose griffes che rappresentano l’Italian Style nel mondo. La Città vanta una tradizione storico-artistica ed una radicata attività produttiva nella manifattura della calzatura, testimoniate entrambe nella preziosa cornice dell’ex convento dei Filippini, lungo il corso principale della città, Corso Baccio, dal Museo della Calzatura intitolato al “Cav. Vincenzo Andolfi”, principale promotore e collezionista dei più importanti pezzi oggi esposti nel museo, e dalla Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli”, in cui sono conservati due importanti polittici dell’artista quattrocentesco Vittore Crivelli oltre ad opere provenienti dalle chiese urbane. Sant’Elpidio a Mare (FM) C.so Baccio, 31 Tel. +39 0734 859279 www.santelpidioamare.it/turism

Offerta gastronomica

Luoghi dove mangiare i piatti tipici della cucina Marchigiana
Le Tagliatelle fritte di Monterubbiano sono un piatto tipico di questo borgo del fermano. La tradizione racconta che questa ricetta sia nata da una cuoca del posto, e ben presto diventò un piatto tipico della cultura gastronomica del luogo, tanto che quasi tutti i ristoranti della zona la propongono nel menù. Pensate che nel mese di Agosto, la ProLoco di Monterubbiano organizza 3 giorni di festa interamente dedicati alla celebrazione di questa specialità, quindi non perdetevi questa occasione anche per visitare il paesino che è Comune Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Pizzeria ristorante COCCARO
Piazza Renato Lecchini
Le Tagliatelle fritte di Monterubbiano sono un piatto tipico di questo borgo del fermano. La tradizione racconta che questa ricetta sia nata da una cuoca del posto, e ben presto diventò un piatto tipico della cultura gastronomica del luogo, tanto che quasi tutti i ristoranti della zona la propongono nel menù. Pensate che nel mese di Agosto, la ProLoco di Monterubbiano organizza 3 giorni di festa interamente dedicati alla celebrazione di questa specialità, quindi non perdetevi questa occasione anche per visitare il paesino che è Comune Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Piatti marchigiani di pesce in un locale del 1940 dagli arredi moderni, con foto d'epoca e lampadari colorati.
Campanelli
169 Via G. Properzi
Piatti marchigiani di pesce in un locale del 1940 dagli arredi moderni, con foto d'epoca e lampadari colorati.
La vera trattoria di mare in un ambiente familiare e curato. Ottima materia prima, piatti semplici e curati cucinati con passione la stessa che traspare in sala per accoglienza del proprietario e gentilezza delle cameriere.
Trattoria Da Lore'
271 Via Giordano Bruno
La vera trattoria di mare in un ambiente familiare e curato. Ottima materia prima, piatti semplici e curati cucinati con passione la stessa che traspare in sala per accoglienza del proprietario e gentilezza delle cameriere.

Tipps für Reisende

Nicht verpassen

il link al sito dedicato al turismo

http://www.sangiorgioturismo.it/it/ per conoscere le ultime news e gli eventi a Porto San Giorgio