i nostri consigli

Paola
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Visite turistiche

Può essere una meta per una indimenticabile gita giornaliera in traghetto sul lago di Como. Bellagio infatti è uno dei borghi più belli non solo del lago di Como ma di tutta Italia.
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Bellagio
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Può essere una meta per una indimenticabile gita giornaliera in traghetto sul lago di Como. Bellagio infatti è uno dei borghi più belli non solo del lago di Como ma di tutta Italia.
Varenna è un borgo risalente al XI secolo raggiungibile sia un auto che in traghetto. ciò che rende unico questo luogo sono i colori delle case, delle strade e le così dette " walk of lovers" che offrono un atmosfera romantica e indimenticabile ai visitatori.
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Varenna
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Varenna è un borgo risalente al XI secolo raggiungibile sia un auto che in traghetto. ciò che rende unico questo luogo sono i colori delle case, delle strade e le così dette " walk of lovers" che offrono un atmosfera romantica e indimenticabile ai visitatori.
Le cascate dell’Acquafraggia rappresentano uno degli spettacoli più belli e suggestivi della Val Bregaglia. Nominate addirittura da Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico, devono il nome all’antico “ acqua fracta”, cioè torrente interrotto da cascate.
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Wasserfälle von Acquafraggia
Via Sarlone
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Le cascate dell’Acquafraggia rappresentano uno degli spettacoli più belli e suggestivi della Val Bregaglia. Nominate addirittura da Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico, devono il nome all’antico “ acqua fracta”, cioè torrente interrotto da cascate.
Como è una delle città più belle e caratteristiche dell' intera Italia. Potrete inoltre visitare il famoso duomo, villa Olmo ( una delle più belle ville romantiche e neoclassiche d' Italia) o ammirare il fantastico e suggestivo panorama dalla funicolare. Se preferite optare per qualcosa di più tranquillo vi consigliamo una rilassante passeggiata sul luongolago.
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Como
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Como è una delle città più belle e caratteristiche dell' intera Italia. Potrete inoltre visitare il famoso duomo, villa Olmo ( una delle più belle ville romantiche e neoclassiche d' Italia) o ammirare il fantastico e suggestivo panorama dalla funicolare. Se preferite optare per qualcosa di più tranquillo vi consigliamo una rilassante passeggiata sul luongolago.
Una meta da non perdere. Consigliamo una magnifica visita alla chiesa di S. Maria del tiglio ( è un bellissimo esempio di chiesa in stile romanico) e una passeggiata sul luongolago ricco di bar e gelaterie dove potrete fermarvi per una pausa e godervi un aperitivo con vista del tramonto sul lago.
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Gravedona ed Uniti
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Una meta da non perdere. Consigliamo una magnifica visita alla chiesa di S. Maria del tiglio ( è un bellissimo esempio di chiesa in stile romanico) e una passeggiata sul luongolago ricco di bar e gelaterie dove potrete fermarvi per una pausa e godervi un aperitivo con vista del tramonto sul lago.
Abbazia che sorge sull' estremità della penisola di Olgiasca, di fronte a Gravedona sulla punta estrema del ramo di Lecco, offre una splendida vista panoramica sulla costa occidentale del Lario, oltre alla possibilità di assaporare la tranquillità e la pace di cui godono i monaci cistercensi che ancora oggi vi abitano.
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Kloster Cluny der Heiligen Maria von Piona
55 Via Abbazia di Piona
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Abbazia che sorge sull' estremità della penisola di Olgiasca, di fronte a Gravedona sulla punta estrema del ramo di Lecco, offre una splendida vista panoramica sulla costa occidentale del Lario, oltre alla possibilità di assaporare la tranquillità e la pace di cui godono i monaci cistercensi che ancora oggi vi abitano.
Conosciuto in tutto il mondo, il “Trenino del Bernina” collega il capolinea italiano, Tirano, alla rinomata località svizzera dell’Engadina, St.Moritz. Il Trenino Rosso, così soprannominato dal colore fiammante dei suoi vagoni, è un gioiello che appartiene alla Ferrovia Retica, e dal 2008 è diventato Patrimonio mondiale Unesco. Lungo un percorso mozzafiato il treno più alto d’Europa, noto anche come Bernina Express, scala le Alpi senza l’uso della cremagliera.
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Bernina Express
1 Bahnhofpl.
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Conosciuto in tutto il mondo, il “Trenino del Bernina” collega il capolinea italiano, Tirano, alla rinomata località svizzera dell’Engadina, St.Moritz. Il Trenino Rosso, così soprannominato dal colore fiammante dei suoi vagoni, è un gioiello che appartiene alla Ferrovia Retica, e dal 2008 è diventato Patrimonio mondiale Unesco. Lungo un percorso mozzafiato il treno più alto d’Europa, noto anche come Bernina Express, scala le Alpi senza l’uso della cremagliera.
Il Giardino del Merlo è situato al confine tra i paesi di Musso e Dongo , sul Sasso di Musso. E' un giardino botanico creato a fine '800 dal proprietario Giovanni Manzi sullo stile dei giardini della Riviera Ligure a picco sul mare. Il parco alterna aree con vegetazione mediterranea ed esotica ( palme, fichi d'india ed eucalipti) ad altre con vegetazione alpina . Lungo il percorso, oltre ad un panorama mozzafiato con rocce a picco sul lago,si potranno osservare alcune costruzioni in pietra volute da Giovanni Manzi (ponticelli e grotte) e la bella chiesa di S. Eufemia.
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Il Giardino del Merlo
12 Via del Giardino
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Il Giardino del Merlo è situato al confine tra i paesi di Musso e Dongo , sul Sasso di Musso. E' un giardino botanico creato a fine '800 dal proprietario Giovanni Manzi sullo stile dei giardini della Riviera Ligure a picco sul mare. Il parco alterna aree con vegetazione mediterranea ed esotica ( palme, fichi d'india ed eucalipti) ad altre con vegetazione alpina . Lungo il percorso, oltre ad un panorama mozzafiato con rocce a picco sul lago,si potranno osservare alcune costruzioni in pietra volute da Giovanni Manzi (ponticelli e grotte) e la bella chiesa di S. Eufemia.
Il forte di Fuentes è una costruzione militare che si trova a Colico, in provincia di Lecco. Sorge sulla collina di Monteggiolo nella piana alluvionale che in passato era chiamata Pian di Colico, ora è detta Pian di Spagna. Il trivio di Fuentes era un importante crocevia tra la Valchiavenna, la Valtellina e l'Alto Lario: questo luogo conserva nel nome la memoria storica di importanti eventi che videro protagonisti i dominatori spagnoli. La concreta testimonianza della loro presenza è documentata dai ruderi di quello che fu il forte di Fuentes, situato alla sommità dell'ultimo "Montecchio" di Colico.
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Forte di Fuentes
Via Forte Fuentes
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Il forte di Fuentes è una costruzione militare che si trova a Colico, in provincia di Lecco. Sorge sulla collina di Monteggiolo nella piana alluvionale che in passato era chiamata Pian di Colico, ora è detta Pian di Spagna. Il trivio di Fuentes era un importante crocevia tra la Valchiavenna, la Valtellina e l'Alto Lario: questo luogo conserva nel nome la memoria storica di importanti eventi che videro protagonisti i dominatori spagnoli. La concreta testimonianza della loro presenza è documentata dai ruderi di quello che fu il forte di Fuentes, situato alla sommità dell'ultimo "Montecchio" di Colico.
L'Orrido di Bellano è una cascata situata in una gola nel comune di Bellano. È visitabile grazie alla passerella ancorata alle pareti rocciose che percorre l'intera gola munita di impianto di illuminazione.
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Orrido di Bellano
Piazza San Giorgio
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L'Orrido di Bellano è una cascata situata in una gola nel comune di Bellano. È visitabile grazie alla passerella ancorata alle pareti rocciose che percorre l'intera gola munita di impianto di illuminazione.
L'isola Comacina è un lembo di terra (lunghezza 600 m, larghezza 200 m, perimetro 2 km, superficie 7,5 ettari) circondato dal Lago di Como. È situata nel comune di Tremezzina, in corrispondenza dell'insenatura della costa occidentale del ramo comasco fra Argegno e la penisola di Lavedo, nelle acque antistanti la Zoca de l'oli (conca dell'olio): è il territorio più a nord dell'Italia dove, in una condizione climatica particolarmente mite, viene coltivato l'ulivo e viene prodotto olio d'oliva. Dagli abitanti di Ossuccio viene ancora chiamata el castell (il castello)[1]. Il vecchio proprietario, Giuseppe Caprani, lasciò l'isola in eredità al re Alberto I del Belgio, che la donò allo Stato italiano. Quest'ultimo la cedette, a sua volta, al presidente dell'Accademia di belle arti di Brera con lo scopo di costruire un villaggio per artisti e un albergo. Attualmente l'isola è di proprietà dell'Accademia di Brera, a Milano
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Isola Comacina
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L'isola Comacina è un lembo di terra (lunghezza 600 m, larghezza 200 m, perimetro 2 km, superficie 7,5 ettari) circondato dal Lago di Como. È situata nel comune di Tremezzina, in corrispondenza dell'insenatura della costa occidentale del ramo comasco fra Argegno e la penisola di Lavedo, nelle acque antistanti la Zoca de l'oli (conca dell'olio): è il territorio più a nord dell'Italia dove, in una condizione climatica particolarmente mite, viene coltivato l'ulivo e viene prodotto olio d'oliva. Dagli abitanti di Ossuccio viene ancora chiamata el castell (il castello)[1]. Il vecchio proprietario, Giuseppe Caprani, lasciò l'isola in eredità al re Alberto I del Belgio, che la donò allo Stato italiano. Quest'ultimo la cedette, a sua volta, al presidente dell'Accademia di belle arti di Brera con lo scopo di costruire un villaggio per artisti e un albergo. Attualmente l'isola è di proprietà dell'Accademia di Brera, a Milano
Livigno è una località dell'alta Valtellina posta a circa 1816 m di quota s.l.m., nell'omonima valle, ai piedi delle Alpi di Livigno. Il paese si snoda lungo la strada che percorre per oltre 15 km l'intera valle attraversata dal torrente Aqua Granda (Spöl in tedesco) che convoglia le proprie acque verso l'Inn (Eno in italiano) e da questo al Danubio per finire nel Mar Nero. Livigno è quindi uno dei comuni italiani non appartenenti a bacini idrografici italiani.
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Livigno
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Livigno è una località dell'alta Valtellina posta a circa 1816 m di quota s.l.m., nell'omonima valle, ai piedi delle Alpi di Livigno. Il paese si snoda lungo la strada che percorre per oltre 15 km l'intera valle attraversata dal torrente Aqua Granda (Spöl in tedesco) che convoglia le proprie acque verso l'Inn (Eno in italiano) e da questo al Danubio per finire nel Mar Nero. Livigno è quindi uno dei comuni italiani non appartenenti a bacini idrografici italiani.
Il lago di Cancano II ("Cancano secondo") è un bacino idrico artificiale contiguo al lago di San Giacomo, di proprietà della A2A S.p.A., sito nella valle di Fraele nel comune di Valdidentro, non lontano da Bormio, rinomata località turistica della Valtellina in provincia di Sondrio. Questo invaso è alimentato, nel complesso, dalle acque del fiume Adda, che nasce non lontano dai due bacini sul monte Ferro, nonché dalle portate del canale dello Spöl, del canale Gavia-Forni-Braulio e del nuovo canale Viola Bormina. La portata complessiva dell'invaso Cancano II e di San Giacomo è di 187 milioni di metri cubi di acqua: essi alimentano la centrale idroelettrica di Premadio, sita anch'essa nel comune di Valdidentro.
Diga di Cancano (prima diga)
Il lago di Cancano II ("Cancano secondo") è un bacino idrico artificiale contiguo al lago di San Giacomo, di proprietà della A2A S.p.A., sito nella valle di Fraele nel comune di Valdidentro, non lontano da Bormio, rinomata località turistica della Valtellina in provincia di Sondrio. Questo invaso è alimentato, nel complesso, dalle acque del fiume Adda, che nasce non lontano dai due bacini sul monte Ferro, nonché dalle portate del canale dello Spöl, del canale Gavia-Forni-Braulio e del nuovo canale Viola Bormina. La portata complessiva dell'invaso Cancano II e di San Giacomo è di 187 milioni di metri cubi di acqua: essi alimentano la centrale idroelettrica di Premadio, sita anch'essa nel comune di Valdidentro.

relax e enogastronomia

L' agriturismo più caratteristico e rinomato di tutta la Valtellina. Offre visite guidate alla fattoria, una spa dove potrete godervi un pomeriggio di completo relax e un ristorante rinomato grazie alla sua stella Michelin.
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La Fiorida
12 Via Lungo Adda
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L' agriturismo più caratteristico e rinomato di tutta la Valtellina. Offre visite guidate alla fattoria, una spa dove potrete godervi un pomeriggio di completo relax e un ristorante rinomato grazie alla sua stella Michelin.
Il luogo perfetto per rilassarsi i tra saune piscine e massaggi e godersi il panorama che queste rinomate terme offrono
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Hotel Bagni Vecchi
SS38
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Il luogo perfetto per rilassarsi i tra saune piscine e massaggi e godersi il panorama che queste rinomate terme offrono
Incastonata nel centro delle Alpi, Bormio vanta un patrimonio artistico e culturale invidiabile, da riscoprire tra i vicoletti del centro storico, oltre a nove fonti termali millenarie, che alimentano le terme dei Bagni Nuovi e quelle dei Bagni Vecchi. La splendida cornice del Parco Nazionale dello Stelvio, esercita da sempre una forte attrattiva per chi vuole rilassarsi in spa e coccolarsi nell’Alpine Resort di Bagni Nuovi o lasciarsi incantare dal fascino rustico dell’Hotel Bagni Vecchi. Una pausa rigenerante in una location che racconta oltre 2000 anni di storie di benessere.
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QC Terme Bagni di Bormio Bagni Nuovi
7 Via Bagni Nuovi
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Incastonata nel centro delle Alpi, Bormio vanta un patrimonio artistico e culturale invidiabile, da riscoprire tra i vicoletti del centro storico, oltre a nove fonti termali millenarie, che alimentano le terme dei Bagni Nuovi e quelle dei Bagni Vecchi. La splendida cornice del Parco Nazionale dello Stelvio, esercita da sempre una forte attrattiva per chi vuole rilassarsi in spa e coccolarsi nell’Alpine Resort di Bagni Nuovi o lasciarsi incantare dal fascino rustico dell’Hotel Bagni Vecchi. Una pausa rigenerante in una location che racconta oltre 2000 anni di storie di benessere.

camminate e piste ciclabili

Il Sentiero Valtellina è un percorso ciclopedonale di 114 km che parte dal Lago di Como (Colico) e sale lentamente il fondovalle affiancando il fiume Adda per terminare la sua corsa in Alta Valtellina, a Bormio. Il Sentiero Valtellina è sostanzialmente una lunga e pianeggiante ciclabile, ideale per famiglie e per buona parte dedicata esclusivamente alle biciclette, che permette di scoprire le bellezze della Valtellina immersi nel verde tra vigneti, prati e meleti.
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Sentiero Valtellina
Sentiero Valtellina
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Il Sentiero Valtellina è un percorso ciclopedonale di 114 km che parte dal Lago di Como (Colico) e sale lentamente il fondovalle affiancando il fiume Adda per terminare la sua corsa in Alta Valtellina, a Bormio. Il Sentiero Valtellina è sostanzialmente una lunga e pianeggiante ciclabile, ideale per famiglie e per buona parte dedicata esclusivamente alle biciclette, che permette di scoprire le bellezze della Valtellina immersi nel verde tra vigneti, prati e meleti. 
Il Sentiero del Tracciolino corre per 10 km lungo il tracciato della ferrovia a scartamento ridotto costruita negli anni trenta per collegare due dighe, una in Val Codera e una in Val dei Ratti. Con un’altitudine costante a circa 920 metri, il percorso è adatto a tutti, perfetto per escursioni in montagna particolari, alla scoperta di gallerie e spettacolari passaggi scavati nella roccia. Per raggiungere il Sentiero del Tracciolino si lascia l’auto a Novate Mezzola, nel parcheggio subito al di là del ponte sul Codera. Superato nuovamente il ponte si costeggia il fiume verso San Giorgio. Occorre fare attenzione a prendere il sentiero corretto, tenendo come riferimento un cartello in legno tra le case vicino alla fontana del paese. Il primo tratto del sentiero sale velocemente fino all’abitato di San Giorgio. Si sale lungo i prati per un dislivello di circa 150 m e poi si imbocca il vero e proprio Sentiero del Tracciolino verso destra, seguendo le indicazioni per la la Val dei Ratti. Si attraversano diverse gallerie molto suggestive, camminando su sentieri scavati nella roccia con viste mozzafiato. Il percorso è interamente assicurato da un parapetto ed è alla portata di tutti, anche ai bambini. Nell’ultimo tratto il Sentiero del Tracciolino si fa più largo per far spazio ad una ferrovia a scartamento ridotto. Nelle giornate soleggiate, il riverbero della luce illumina le gallerie a sufficienza mentre se è nuvoloso è consigliabile avere una torcia. Raggiunta la Val dei Ratti il paesaggio cambia radicalmente: non più roccia ma dolci boschi e prati di montagna, con la diga ed il borgo di Frasnedo poco sopra. Si scende quindi verso Verceia e, giunti di nuovo sul Lago di Mezzola, si può tornare al parcheggio seguendo la pista ciclabile. L’intero percorso da Novate al Sentiero del Tracciolino e poi a Verceia è lungo 20 km.
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Tracciolino
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Il Sentiero del Tracciolino corre per 10 km lungo il tracciato della ferrovia a scartamento ridotto costruita negli anni trenta per collegare due dighe, una in Val Codera e una in Val dei Ratti. Con un’altitudine costante a circa 920 metri, il percorso è adatto a tutti, perfetto per escursioni in montagna particolari, alla scoperta di gallerie e spettacolari passaggi scavati nella roccia. Per raggiungere il Sentiero del Tracciolino si lascia l’auto a Novate Mezzola, nel parcheggio subito al di là del ponte sul Codera. Superato nuovamente il ponte si costeggia il fiume verso San Giorgio. Occorre fare attenzione a prendere il sentiero corretto, tenendo come riferimento un cartello in legno tra le case vicino alla fontana del paese. Il primo tratto del sentiero sale velocemente fino all’abitato di San Giorgio. Si sale lungo i prati per un dislivello di circa 150 m e poi si imbocca il vero e proprio Sentiero del Tracciolino verso destra, seguendo le indicazioni per la la Val dei Ratti. Si attraversano diverse gallerie molto suggestive, camminando su sentieri scavati nella roccia con viste mozzafiato. Il percorso è interamente assicurato da un parapetto ed è alla portata di tutti, anche ai bambini. Nell’ultimo tratto il Sentiero del Tracciolino si fa più largo per far spazio ad una ferrovia a scartamento ridotto. Nelle giornate soleggiate, il riverbero della luce illumina le gallerie a sufficienza mentre se è nuvoloso è consigliabile avere una torcia. Raggiunta la Val dei Ratti il paesaggio cambia radicalmente: non più roccia ma dolci boschi e prati di montagna, con la diga ed il borgo di Frasnedo poco sopra. Si scende quindi verso Verceia e, giunti di nuovo sul Lago di Mezzola, si può tornare al parcheggio seguendo la pista ciclabile. L’intero percorso da Novate al Sentiero del Tracciolino e poi a Verceia è lungo 20 km.
Il sentiero del Viandante è un percorso escursionistico costituito in gran parte da sentieri e mulattiere che fiancheggia il lato orientale del lago di Como, partendo da Abbadia Lariana e terminando a Colico. Il tragitto completo è lungo circa 45 Km e viene solitamente percorso a tappe. Nel 2020 è stato il primo cammino a essere certificato dal Touring Club Italiano
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Sentiero del Viandante
Sentiero Del Viandante
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Il sentiero del Viandante è un percorso escursionistico costituito in gran parte da sentieri e mulattiere che fiancheggia il lato orientale del lago di Como, partendo da Abbadia Lariana e terminando a Colico. Il tragitto completo è lungo circa 45 Km e viene solitamente percorso a tappe. Nel 2020 è stato il primo cammino a essere certificato dal Touring Club Italiano
Colico offre molteplici escursioni in montagna, una di queste porta al rifugio Scoggione (1575 m s.l.m.). Per raggiungere il rifugio è consigliato partire da Colico in auto, passando per Villatico, si prosegue in direzione Robustello. Da lì comincerà una passeggiata di circa 2 ore con un dislivello di 900 m.  Pur avendo un notevole dislivello, si tratta di un escursione adatta anche ai meno esperti. Dopo aver lasciato l’auto si sale a sinistra seguendo il sentiero CAI n. 1B o AF (Anello di Fontanedo). Giunti a Fontanedo ci lasciamo sulla sinistra la chiesa di S. Elena, seguendo il segnavia 1B. Raggiungiamo il piccolo altopiano dei Monti di Rusico e imbocchiamo il sentiero che ci porterà ad un punto panoramico. Proseguiamo la salita lungo il sentiero fino alla località Pian Formica, dove ci rinfreschiamo a una fonte. Un bosco di faggi, abeti e larici conduce al suo limitare davanti all’imponente piramide del Monte Legnone dove un ampio spiazzo prativo, ricco di mirtilli e rododendri porta al rifugio Scoggione. Il rifugio può essere sia un ottima meta per un’escursione giornaliera, sia una prima tappa per la scalata verso il Monte Legnone. Il Rifugio è aperto nei week-end da metà giugno a metà settembre. Per tutti gli altri periodi  è a disposizione degli escursionisti CAI che ne facciano richiesta, telefonando al numero 0341-941277 o 333-9499274. In tali periodi naturalmente ci si deve autogestire. Il rifugio dispone di 24 posti letto, acqua calda, riscaldamento, doccia, servizi, cucina e telefono.
Cima Scoggione
Colico offre molteplici escursioni in montagna, una di queste porta al rifugio Scoggione (1575 m s.l.m.). Per raggiungere il rifugio è consigliato partire da Colico in auto, passando per Villatico, si prosegue in direzione Robustello. Da lì comincerà una passeggiata di circa 2 ore con un dislivello di 900 m.  Pur avendo un notevole dislivello, si tratta di un escursione adatta anche ai meno esperti. Dopo aver lasciato l’auto si sale a sinistra seguendo il sentiero CAI n. 1B o AF (Anello di Fontanedo). Giunti a Fontanedo ci lasciamo sulla sinistra la chiesa di S. Elena, seguendo il segnavia 1B. Raggiungiamo il piccolo altopiano dei Monti di Rusico e imbocchiamo il sentiero che ci porterà ad un punto panoramico. Proseguiamo la salita lungo il sentiero fino alla località Pian Formica, dove ci rinfreschiamo a una fonte. Un bosco di faggi, abeti e larici conduce al suo limitare davanti all’imponente piramide del Monte Legnone dove un ampio spiazzo prativo, ricco di mirtilli e rododendri porta al rifugio Scoggione. Il rifugio può essere sia un ottima meta per un’escursione giornaliera, sia una prima tappa per la scalata verso il Monte Legnone. Il Rifugio è aperto nei week-end da metà giugno a metà settembre. Per tutti gli altri periodi  è a disposizione degli escursionisti CAI che ne facciano richiesta, telefonando al numero 0341-941277 o 333-9499274. In tali periodi naturalmente ci si deve autogestire. Il rifugio dispone di 24 posti letto, acqua calda, riscaldamento, doccia, servizi, cucina e telefono.
Il Monte Legnone è una montagna delle Alpi alta 2.609 m s.l.m., la cima più alta della provincia di Lecco e del settore più occidentale delle Alpi Orobie. La vetta del Legnone si eleva a punto tale da essere chiaramente visibile da Milano e dalla Brianza.
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Monte Legnone
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Il Monte Legnone è una montagna delle Alpi alta 2.609 m s.l.m., la cima più alta della provincia di Lecco e del settore più occidentale delle Alpi Orobie. La vetta del Legnone si eleva a punto tale da essere chiaramente visibile da Milano e dalla Brianza.
Il Monte Legnoncino è la seconda vetta del gruppo del Legnone con 1.714 m s.l.m., dopo il Monte Legnone, di cui è gemella.
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Monte Legnoncino
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Il Monte Legnoncino è la seconda vetta del gruppo del Legnone con 1.714 m s.l.m., dopo il Monte Legnone, di cui è gemella.
Il Rifugio Frasnedo è situato nel comune di Verceia (SO), in Valchiavenna. Frasnedo è una ridente località nella Valle dei Ratti, a 1287 metri di altezza, raggiungibile tramite una mulattiera che parte da Verceia alla fine della strada carrabile agrosilvopastorale Vico-Motta. Percorso diretto di un’ora e mezza di cammino a passo moderato, con possibilità di percorsi alternativi lungo il torrente Ratti. Il Rifugio Frasnedo è una struttura nuova ed accogliente dotata di servizio bar, ristorante e pernottamento e connessione internet wi-fi.
Rifugio Frasnedo
Il Rifugio Frasnedo è situato nel comune di Verceia (SO), in Valchiavenna. Frasnedo è una ridente località nella Valle dei Ratti, a 1287 metri di altezza, raggiungibile tramite una mulattiera che parte da Verceia alla fine della strada carrabile agrosilvopastorale Vico-Motta. Percorso diretto di un’ora e mezza di cammino a passo moderato, con possibilità di percorsi alternativi lungo il torrente Ratti. Il Rifugio Frasnedo è una struttura nuova ed accogliente dotata di servizio bar, ristorante e pernottamento e connessione internet wi-fi.
La Val di Mello è il fiore all’occhiello della Val Masino e dal 2009 è diventata una Riserva Naturale. Preserva un equilibrio ambientale che non è stato stravolto dal turismo di massa e che, al contrario, richiama un visitatore attento e sensibile partecipe dello spettacolo che qui la natura offre senza parsimonia. Torrenti spumeggianti, cascate e laghetti, il verde che contrasta con la roccia: un affresco bucolico di rara bellezza.
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Val di Mello
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La Val di Mello è il fiore all’occhiello della Val Masino e dal 2009 è diventata una Riserva Naturale. Preserva un equilibrio ambientale che non è stato stravolto dal turismo di massa e che, al contrario, richiama un visitatore attento e sensibile partecipe dello spettacolo che qui la natura offre senza parsimonia. Torrenti spumeggianti, cascate e laghetti, il verde che contrasta con la roccia: un affresco bucolico di rara bellezza.
Il borgo di Savogno è arroccato su terrazzo naturale dove si sviluppa gran parte dell'abitato, appena sopra le Cascate dell'Acquafraggia, circondato in prevalenza da boschi, e vicino alla località che, nel gergo dei paesani, prende il nome di Alpigia.
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Savogno
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Il borgo di Savogno è arroccato su terrazzo naturale dove si sviluppa gran parte dell'abitato, appena sopra le Cascate dell'Acquafraggia, circondato in prevalenza da boschi, e vicino alla località che, nel gergo dei paesani, prende il nome di Alpigia.
Il Pian di Spagna si trova nella parte più settentrionale della Lombardia e costituisce la piccola pianura, estesa poco meno di 1600 ettari, posta alla confluenza della Valtellina e della Valchiavenna, tra il Lago di Mezzola e la porzione più settentrionale del Lago di Como. L’area è del tutto pianeggiante ed è posta a circa 200 metri sul livello del mare. L’area si estende  tra le province di Sondrio e Como e comprende cinque Comuni: Sorico e Gera Lario (Como), Dubino, Verceia e Novate Mezzola (Sondrio). Inoltre proprio nell’area del Pian di Spagna hanno origine tre gruppi montuosi dalle caratteristiche differenti: a nord-ovest le Alpi Lepontine con il versante roccioso del Monte Berlinghera (1930 metri di altitudine) che sembra scendere nel Lago di Mezzola; a nord-est le Alpi Retiche con le cime granitiche che fanno da contorno alla Valle dei Ratti e alla Val Codera e con lo sperone roccioso squadrato del Sasso Manduino (2888 metri); a sud la lunga catena delle Alpi Orobie, con lo scenografico versante Nord del Monte Legnone (2609 metri) a chiudere l’orizzonte.
Pian Di Spagna - Lago Di Mezzola
Il Pian di Spagna si trova nella parte più settentrionale della Lombardia e costituisce la piccola pianura, estesa poco meno di 1600 ettari, posta alla confluenza della Valtellina e della Valchiavenna, tra il Lago di Mezzola e la porzione più settentrionale del Lago di Como. L’area è del tutto pianeggiante ed è posta a circa 200 metri sul livello del mare. L’area si estende  tra le province di Sondrio e Como e comprende cinque Comuni: Sorico e Gera Lario (Como), Dubino, Verceia e Novate Mezzola (Sondrio). Inoltre proprio nell’area del Pian di Spagna hanno origine tre gruppi montuosi dalle caratteristiche differenti: a nord-ovest le Alpi Lepontine con il versante roccioso del Monte Berlinghera (1930 metri di altitudine) che sembra scendere nel Lago di Mezzola; a nord-est le Alpi Retiche con le cime granitiche che fanno da contorno alla Valle dei Ratti e alla Val Codera e con lo sperone roccioso squadrato del Sasso Manduino (2888 metri); a sud la lunga catena delle Alpi Orobie, con lo scenografico versante Nord del Monte Legnone (2609 metri) a chiudere l’orizzonte.
itinerario tra i santuari mariani della Valtellina
Cammino Mariano delle Alpi
itinerario tra i santuari mariani della Valtellina

sport e avventura

Via Adda n.3 (già Via Erbiola Località Erbiola, 23823 Colico LC All’inizio del famoso “ramo del lago di Como” dove il fiume Adda e Mera si uniscono a formare il lago di Como e dove Valtellina e Valchiavenna si congiungono, si trova il Ranch El Picadero, una piccola azienda agricola con annesso maneggio dove trascorrere giornate serene e spensierate assieme ai cavalli.
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Ranch El Picadero
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Via Adda n.3 (già Via Erbiola Località Erbiola, 23823 Colico LC All’inizio del famoso “ramo del lago di Como” dove il fiume Adda e Mera si uniscono a formare il lago di Como e dove Valtellina e Valchiavenna si congiungono, si trova il Ranch El Picadero, una piccola azienda agricola con annesso maneggio dove trascorrere giornate serene e spensierate assieme ai cavalli.
Via Adda, 1, 23823 Colico LC Immersa nello splendido scenario del lago di Como, offre allevamento, vendita e pensione cavalli. Lezioni di monta inglese con istruttori qualificati. Equitazione per diversamente abili con personale qualificato.
Ranch La Quercia
1 Lungo argine fiume Adda
 Via Adda, 1, 23823 Colico LC Immersa nello splendido scenario del lago di Como, offre allevamento, vendita e pensione cavalli. Lezioni di monta inglese con istruttori qualificati. Equitazione per diversamente abili con personale qualificato.
Via Al Confine, 16/A, 23823 Colico Piano LC Il Cable Park system 2.0 è un parco acquatico, a 2 km dall’entrata di Colico alle porte della Valtellina e facilmente raggiungibile da Lecco/Milano, Sondrio e Chiavenna. Impara a muovere i primi passi nel mondo del Wakeboard e raggiungi i livelli più avanzati nel nostro parco che prevede free-riding, lezioni private con istrutture federale, camp e molto divertimento.
Como Lake Cable
16/A Via Al Confine
Via Al Confine, 16/A, 23823 Colico Piano LC Il Cable Park system 2.0 è un parco acquatico, a 2 km dall’entrata di Colico alle porte della Valtellina e facilmente raggiungibile da Lecco/Milano, Sondrio e Chiavenna. Impara a muovere i primi passi nel mondo del Wakeboard e raggiungi i livelli più avanzati nel nostro parco che prevede free-riding, lezioni private con istrutture federale, camp e molto divertimento.
qui potrete imparare alcuni dei più famosi sport caratteristici del lago come : -kite surf -windsurf -canoa
Jordan'Surf & Kitezoo
25 Via Montecchio Nord
qui potrete imparare alcuni dei più famosi sport caratteristici del lago come : -kite surf -windsurf -canoa
Via Ceresola, 164, 23018 Talamona SO Da sempre l’uomo sogna di volare, in un mix di desiderio, mito e avventura, alla ricerca di libertà, divertimento, emozione. Grazie a Fly Emotion, ora tutti possono volare all'insegna della natura e del divertimento appesi ad un cavo che unisce due versanti, Albaredo per San Marco e Bema, non distanti da Morbegno, che fanno di Fly Emotion l'unico impianto in Italia che permette di volare su due tratte differenti, una di andata e una di ritorno.   Fly Emotion è un’attrazione adatta a tutti, dai più piccoli ai più grandi: non è richiesto alcuno sforzo fisico, tutto quello che da fare è godersi il volo ed ammirare lo splendido paesaggio della Valtellina!
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Fly Emotion Aerofune
20 Via S. Marco
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Via Ceresola, 164, 23018 Talamona SO Da sempre l’uomo sogna di volare, in un mix di desiderio, mito e avventura, alla ricerca di libertà, divertimento, emozione. Grazie a Fly Emotion, ora tutti possono volare all'insegna della natura e del divertimento appesi ad un cavo che unisce due versanti, Albaredo per San Marco e Bema, non distanti da Morbegno, che fanno di Fly Emotion l'unico impianto in Italia che permette di volare su due tratte differenti, una di andata e una di ritorno.   Fly Emotion è un’attrazione adatta a tutti, dai più piccoli ai più grandi: non è richiesto alcuno sforzo fisico, tutto quello che da fare è godersi il volo ed ammirare lo splendido paesaggio della Valtellina! 
Via Costa, 1a, 23010 Tartano SO Nel 2016 parte l’iniziativa della passerella, un ardito ponte tibetano che collega Campo Tartano con il maggengo Frasnino, sul modello di altre realizzazioni in Svizzera ed in Austria che hanno avuto un grande successo. Dal ponte tibetano si può ammirare lo spettacolare scenario delle nostre care montagne, la sella di Campo Tartano, le imponenti vette ed i ghiacciai delle Alpi Retiche, la verde vallata del Tartano, la diga di Colombera, il fiabesco maggengo Frasnino e l’apertura del fondovalle valtellinese che culmina nel lago di Como per tramonti indimenticabili. I soci del consorzio, valligiani ed altri cari amici tutti accomunati dall’amore per la montagna, con proprie risorse, hanno reso possibile la costruzione di questa grande opera che aiuterà la piccola ma bella Val Tartano a non rimanere abbandonata a se stessa. Lo sforzo economico ed umano per sostenerne la costruzione é stato affrontato con lo spirito proprio degli antichi consorzi, l’unione delle forze di tante persone per un valido fine comune condiviso.
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Brücke im Himmel
1a Via Costa
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Via Costa, 1a, 23010 Tartano SO Nel 2016 parte l’iniziativa della passerella, un ardito ponte tibetano che collega Campo Tartano con il maggengo Frasnino, sul modello di altre realizzazioni in Svizzera ed in Austria che hanno avuto un grande successo. Dal ponte tibetano si può ammirare lo spettacolare scenario delle nostre care montagne, la sella di Campo Tartano, le imponenti vette ed i ghiacciai delle Alpi Retiche, la verde vallata del Tartano, la diga di Colombera, il fiabesco maggengo Frasnino e l’apertura del fondovalle valtellinese che culmina nel lago di Como per tramonti indimenticabili. I soci del consorzio, valligiani ed altri cari amici tutti accomunati dall’amore per la montagna, con proprie risorse, hanno reso possibile la costruzione di questa grande opera che aiuterà la piccola ma bella Val Tartano a non rimanere abbandonata a se stessa. Lo sforzo economico ed umano per sostenerne la costruzione é stato affrontato con lo spirito proprio degli antichi consorzi, l’unione delle forze di tante persone per un valido fine comune condiviso.
Per sciare anche in estate località passo dello Stelvio, Bormio Oltre 60 anni di esperienza nell’insegnamento dello Sci Alpino in estate, questa è l'”Università” a cui tutti vorrebbero iscriversi! Dal principiante assoluto allo sciatore esperto, la scuola di Sci Pirovano, da giugno a novembre, è in grado di offrire una vasta scelta di corsi!
Pirovano Stelvio S.P.A.
8 Via Delle Prese
Per sciare anche in estate località passo dello Stelvio, Bormio Oltre 60 anni di esperienza nell’insegnamento dello Sci Alpino in estate, questa è l'”Università” a cui tutti vorrebbero iscriversi! Dal principiante assoluto allo sciatore esperto, la scuola di Sci Pirovano, da giugno a novembre, è in grado di offrire una vasta scelta di corsi!
rafting, kayak, hydrospeed. Via Nazionale, 23012 Castione Andevenno SO Riconosciuta ufficialmente e legalmente come compagnia di navigazione dalla FIRAFT, Federazione Italiana Rafting, e affiliata alla F.I.C.K, Federazione Italiana Canoa e Kayak, oggi l’Indomita vanta nelle sue fila istruttori qualificati di canoa e guide di rafting. Molti i giovani e giovanissimi che militano nell’Indomita e che ad oggi hanno ottenuto ottimi risultati agonistici sia a livello regionale sia nazionale.
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Indomitable Valtellina River
Via Nazionale
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rafting, kayak, hydrospeed. Via Nazionale, 23012 Castione Andevenno SO Riconosciuta ufficialmente e legalmente come compagnia di navigazione dalla FIRAFT, Federazione Italiana Rafting, e affiliata alla F.I.C.K, Federazione Italiana Canoa e Kayak, oggi l’Indomita vanta nelle sue fila istruttori qualificati di canoa e guide di rafting. Molti i giovani e giovanissimi che militano nell’Indomita e che ad oggi hanno ottenuto ottimi risultati agonistici sia a livello regionale sia nazionale.
CANYONING IN VALBODENGO Con i suoi 3 percorsi (Bodengo 1 -2 – 3) offre la possibilità sia a chi vuole iniziare l’attività, sia a chi già pratica il canyoning, di scendere in acque di rara bellezza e di conoscere ambienti selvaggi e suggestivi.
Canyoning Val Bodengo
CANYONING IN VALBODENGO Con i suoi 3 percorsi (Bodengo 1 -2 – 3) offre la possibilità sia a chi vuole iniziare l’attività, sia a chi già pratica il canyoning, di scendere in acque di rara bellezza e di conoscere ambienti selvaggi e suggestivi.
Attrezzato con cavi metallici, gradini e altri ancoraggi fissi, passerelle o ponti sospesi. Questi materiali posti in loco, rendono praticabili alcuni tipi di pareti rocciose anche a persone non particolarmente esperte nella tecnica alpinistica. Per accedere a questo itinerario in sicurezza sono d’obbligo delle attrezzature specifiche: casco, imbragatura set da ferrata con dissipatore, guanti e pedule da trekking.
Valbodengo - Adventures
Attrezzato con cavi metallici, gradini e altri ancoraggi fissi, passerelle o ponti sospesi. Questi materiali posti in loco, rendono praticabili alcuni tipi di pareti rocciose anche a persone non particolarmente esperte nella tecnica alpinistica. Per accedere a questo itinerario in sicurezza sono d’obbligo delle attrezzature specifiche: casco, imbragatura set da ferrata con dissipatore, guanti e pedule da trekking.

ville

Via Regina, 2, 22016 Tremezzina CO Villa Carlotta conserva e valorizza un patrimonio storico-artistico e botanico unico sul Lago di Como e lo offre come realtà da vivere per tutto il territorio. Costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano, la Villa racconta oltre trecento anni di grande collezionismo e ogni anno apre le porte di un affascinante giardino botanico a migliaia di visitatori da tutto il mondo.
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Villa Carlotta
2 Via Regina
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Via Regina, 2, 22016 Tremezzina CO Villa Carlotta conserva e valorizza un patrimonio storico-artistico e botanico unico sul Lago di Como e lo offre come realtà da vivere per tutto il territorio. Costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano, la Villa racconta oltre trecento anni di grande collezionismo e ogni anno apre le porte di un affascinante giardino botanico a migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Viale Giovanni Polvani, 2, 23829 Varenna LC Villa Monastero, di proprietà della Provincia di Lecco, è una delle principali attrattive del territorio per la sua posizione strategica in termini storico-paesaggistico-ambientali e per i differenti servizi forniti dal compendio; il nucleo centrale è rappresentato dalla Casa Museo che, nel 2004, ha ottenuto il riconoscimento museale di Regione Lombardia ed è interamente accessibile al pubblico con il suo percorso espositivo che si sviluppa in 14 sale.
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Villa Monastero
4 Viale Giovanni Polvani
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Viale Giovanni Polvani, 2, 23829 Varenna LC Villa Monastero, di proprietà della Provincia di Lecco, è una delle principali attrattive del territorio per la sua posizione strategica in termini storico-paesaggistico-ambientali e per i differenti servizi forniti dal compendio; il nucleo centrale è rappresentato dalla Casa Museo che, nel 2004, ha ottenuto il riconoscimento museale di Regione Lombardia ed è interamente accessibile al pubblico con il suo percorso espositivo che si sviluppa in 14 sale.
Lungo Lario Manzoni, 22021 Bellagio CO I Giardini di Villa Melzi d’Eril, tra i più bei giardini d’Italia e d’Europa, si stendono lungo la riva est/ovest del lago di Como, a Bellagio, armoniosamente inseriti nel paesaggio collinare tra i due rami del Lario. Al loro interno si trovano la Villa, la Cappella e la Serra degli aranci o Orangérie, oggi allestita a Museo di grande rilevanza storica. I Giardini di Villa Melzi d’Eril sono una splendida espressione di stile neoclassico, dichiarati monumento nazionale. Il complesso fu realizzato tra il 1808 e il 1810 su volontà di Francesco Melzi d’Eril (1753-1816), duca di Lodi, vicepresidente della Repubblica Italiana di Napoleone e, successivamente, Gran Cancelliere del Regno Italico. Francesco Melzi d’Eril affidò l’incarico della progettazione della Villa e dei Giardini all’architetto e ornatista Giocondo Albertolli (1742-1839), esponente di grande rilievo del neoclassicismo; la sua visione prevedeva una villa sobria ed elegante, con linee e volumi semplici che mettessero in risalto il meraviglioso paesaggio circostante. Contribuirono alla decorazione e all’arredamento i più noti artisti dell’epoca: oltre a Giocondo Albertolli, autore di gran parte degli arredi e della decorazione interna, si segnalano i pittori Andrea Appiani (1754-1817), Giuseppe Bossi (1777-1815) e Alessandro Sanquirico (1777-1849), gli scultori Antonio Canova (1757-1822), Giambattista Comolli (1775-1830), Pompeo Marchesi (1789-1858) e il bronzista Luigi Manfredini (1771-1840). I giardini all’inglese, arricchiti da sculture, furono progettati dall’architetto Luigi Canonica e dal botanico Luigi Villoresi, entrambi responsabili della sistemazione del parco della Villa Reale di Monza. Melzi d’Eril vi risiedette fino al termine della sua carriera politica, dopodiché ne fece la sua residenza estiva, fino alla morte nel 1816. Per l’apporto di insigni artisti e tecnici e per lo speciale accordo che si era instaurato con Francesco Melzi, l’insieme configura un luogo di rara armonia, celebrato, tra gli altri, da Stendhal, che ne descrisse la bellezza in Rome, Naples, Florence nel 1817.
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Die Gärten von Villa Melzi
Via Lungo Lario Manzoni
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 Lungo Lario Manzoni, 22021 Bellagio CO I Giardini di Villa Melzi d’Eril, tra i più bei giardini d’Italia e d’Europa, si stendono lungo la riva est/ovest del lago di Como, a Bellagio, armoniosamente inseriti nel paesaggio collinare tra i due rami del Lario. Al loro interno si trovano la Villa, la Cappella e la Serra degli aranci o Orangérie, oggi allestita a Museo di grande rilevanza storica. I Giardini di Villa Melzi d’Eril sono una splendida espressione di stile neoclassico, dichiarati monumento nazionale. Il complesso fu realizzato tra il 1808 e il 1810 su volontà di Francesco Melzi d’Eril (1753-1816), duca di Lodi, vicepresidente della Repubblica Italiana di Napoleone e, successivamente, Gran Cancelliere del Regno Italico. Francesco Melzi d’Eril affidò l’incarico della progettazione della Villa e dei Giardini all’architetto e ornatista Giocondo Albertolli (1742-1839), esponente di grande rilievo del neoclassicismo; la sua visione prevedeva una villa sobria ed elegante, con linee e volumi semplici che mettessero in risalto il meraviglioso paesaggio circostante. Contribuirono alla decorazione e all’arredamento i più noti artisti dell’epoca: oltre a Giocondo Albertolli, autore di gran parte degli arredi e della decorazione interna, si segnalano i pittori Andrea Appiani (1754-1817), Giuseppe Bossi (1777-1815) e Alessandro Sanquirico (1777-1849), gli scultori Antonio Canova (1757-1822), Giambattista Comolli (1775-1830), Pompeo Marchesi (1789-1858) e il bronzista Luigi Manfredini (1771-1840). I giardini all’inglese, arricchiti da sculture, furono progettati dall’architetto Luigi Canonica e dal botanico Luigi Villoresi, entrambi responsabili della sistemazione del parco della Villa Reale di Monza. Melzi d’Eril vi risiedette fino al termine della sua carriera politica, dopodiché ne fece la sua residenza estiva, fino alla morte nel 1816. Per l’apporto di insigni artisti e tecnici e per lo speciale accordo che si era instaurato con Francesco Melzi, l’insieme configura un luogo di rara armonia, celebrato, tra gli altri, da Stendhal, che ne descrisse la bellezza in Rome, Naples, Florence nel 1817.
Via Simone Cantoni, 1, 22100 Como CO Villa Olmo (originariamente detta dell'Olmo[1]) è una villa neoclassica di Como, opera dell'architetto Simone Cantoni. L'imponente struttura, voluta dalla famiglia dei marchesi Odescalchi di Fino Mornasco, si presenta oggi come la più rilevante tra le ville del comasco. Dal 1924 la villa ospita il Centro nazionale Volta, in omaggio all'inventore e cittadino comasco Alessandro Volta (1745-1827).
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Villa Olmo
1 Via Simone Cantoni
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Via Simone Cantoni, 1, 22100 Como CO Villa Olmo (originariamente detta dell'Olmo[1]) è una villa neoclassica di Como, opera dell'architetto Simone Cantoni. L'imponente struttura, voluta dalla famiglia dei marchesi Odescalchi di Fino Mornasco, si presenta oggi come la più rilevante tra le ville del comasco. Dal 1924 la villa ospita il Centro nazionale Volta, in omaggio all'inventore e cittadino comasco Alessandro Volta (1745-1827).
Largo Alfredo Campanini, 2, 22012 Cernobbio CO  uno dei rari esempi di architettura liberty sul Lago di Como ed unica villa cernobbiese aperta al pubblico, è stata costruita tra il 1905 e il 1906 su progetto dell’architetto Alfredo Campanini come “casa alla moda” per l’ingegnere Davide Bernasconi che, di origine milanese, fondò le omonime Tessiture Seriche a Cernobbio sul finire del XIX secolo.
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Villa Bernasconi
2 Largo Alfredo Campanini
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Largo Alfredo Campanini, 2, 22012 Cernobbio CO  uno dei rari esempi di architettura liberty sul Lago di Como ed unica villa cernobbiese aperta al pubblico, è stata costruita tra il 1905 e il 1906 su progetto dell’architetto Alfredo Campanini come “casa alla moda” per l’ingegnere Davide Bernasconi che, di origine milanese, fondò le omonime Tessiture Seriche a Cernobbio sul finire del XIX secolo.
Via Guido Monzino, 1, 22016 Tremezzina CO Dalla punta della piccola penisola boscosa di Lavedo, allungata a picco sulle acque del centro del Lago di Como, la Villa si affaccia elegantemente su un ampio panorama che ne fa una delle più scenografiche dimore del Lario. L’iniziatore delle meraviglie del Balbianello fu il Cardinal Durini, letterato e mecenate, che a fine Settecento scelse questo angolo lacustre per farne un ritiro di delizia e di svago letterario. Una vocazione recuperata in tempi moderni da Guido Monzino, imprenditore, collezionista e appassionato viaggiatore, che nel 1974 fece della Villa il rifugio dove conservare con ordine e gusto i ricordi di una vita avventurosa che lo condusse, primo italiano, in cima all’Everest. La sua vita quotidiana e le fortunate gesta emergono da mappe, strumenti di viaggio, libri, arredi e preziose quanto curiose collezioni di oggetti d’arte antica e primitiva: tutto è ancora allestito secondo il suo volere, come i cimeli delle sue note imprese alpinistiche, custoditi nell’affascinante Museo delle Spedizioni. Per sua volontà, nel 1988 la Fondazione ha preso in carico la rigorosa gestione della Villa, preservandone lo spirito che rivive anche nello stupefacente giardino che il FAI mantiene con la stessa maniacale perfezione. Un tracciato che spazia tra ardite potature e scorci romantici, viali fiancheggiati da statue, terrazze panoramiche e copiose fioriture, fino a culminare nella Loggia settecentesca che corona l’intero complesso regalando un duplice e aereo panorama. La bellezza e la meraviglia del Balbianello, cui si può accedere anche via lago, sono state la chiave che ha spinto molti registi di Hollywood ad ambientare qui celebri saghe, come quelle di Star Wars e 007.
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Villa del Balbianello
Via Guido Delmati
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Via Guido Monzino, 1, 22016 Tremezzina CO Dalla punta della piccola penisola boscosa di Lavedo, allungata a picco sulle acque del centro del Lago di Como, la Villa si affaccia elegantemente su un ampio panorama che ne fa una delle più scenografiche dimore del Lario. L’iniziatore delle meraviglie del Balbianello fu il Cardinal Durini, letterato e mecenate, che a fine Settecento scelse questo angolo lacustre per farne un ritiro di delizia e di svago letterario. Una vocazione recuperata in tempi moderni da Guido Monzino, imprenditore, collezionista e appassionato viaggiatore, che nel 1974 fece della Villa il rifugio dove conservare con ordine e gusto i ricordi di una vita avventurosa che lo condusse, primo italiano, in cima all’Everest. La sua vita quotidiana e le fortunate gesta emergono da mappe, strumenti di viaggio, libri, arredi e preziose quanto curiose collezioni di oggetti d’arte antica e primitiva: tutto è ancora allestito secondo il suo volere, come i cimeli delle sue note imprese alpinistiche, custoditi nell’affascinante Museo delle Spedizioni. Per sua volontà, nel 1988 la Fondazione ha preso in carico la rigorosa gestione della Villa, preservandone lo spirito che rivive anche nello stupefacente giardino che il FAI mantiene con la stessa maniacale perfezione. Un tracciato che spazia tra ardite potature e scorci romantici, viali fiancheggiati da statue, terrazze panoramiche e copiose fioriture, fino a culminare nella Loggia settecentesca che corona l’intero complesso regalando un duplice e aereo panorama. La bellezza e la meraviglia del Balbianello, cui si può accedere anche via lago, sono state la chiave che ha spinto molti registi di Hollywood ad ambientare qui celebri saghe, come quelle di Star Wars e 007.
Largo Luchino Visconti, 4, 22012 Cernobbio CO Il centro esposizioni e congressi Villa Erba è una location in grado di ospitare fiere ed eventi di qualsiasi tipologia. La competenza consolidata, la funzionalità degli spazi high-tech, la ricchezza artistica degli ambienti storici e la cornice unica del lago di Como, fanno di Villa Erba S.p.A. una realtà consolidata nel panorama internazionale: un valore aggiunto di altissimo profilo per promuovere business e conoscenza.
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Villa Erba
4 Largo Luchino Visconti
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 Largo Luchino Visconti, 4, 22012 Cernobbio CO Il centro esposizioni e congressi Villa Erba è una location in grado di ospitare fiere ed eventi di qualsiasi tipologia. La competenza consolidata, la funzionalità degli spazi high-tech, la ricchezza artistica degli ambienti storici e la cornice unica del lago di Como, fanno di Villa Erba S.p.A. una realtà consolidata nel panorama internazionale: un valore aggiunto di altissimo profilo per promuovere business e conoscenza.

cibo tradizionale

Teglio è il luogo in cui sono nati i tradizionali pizzoccheri valtellinesi. Qui troverete numerosi ristoranti dove gustarvi questo piatto unico.
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Teglio
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Teglio è il luogo in cui sono nati i tradizionali pizzoccheri valtellinesi. Qui troverete numerosi ristoranti dove gustarvi questo piatto unico.
Nei crotti Valchiavennaschi potrete gustare cibi e vini tipici come i gnocchetti di Chiavenna, polenta e costine, sciatt e dolci come i buonissimi biscotti di Prosto.
Crotti Festival
1 Piazza S.Pietro
Nei crotti Valchiavennaschi potrete gustare cibi e vini tipici come i gnocchetti di Chiavenna, polenta e costine, sciatt e dolci come i buonissimi biscotti di Prosto.
Ad Olgiasca come a Colico Varenna ecc troverete i migliori ristoranti dove gustare un piatto tipico del lago di Como, il riso al pesce persico.
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Olgiasca
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Ad Olgiasca come a Colico Varenna ecc troverete i migliori ristoranti dove gustare un piatto tipico del lago di Como, il riso al pesce persico.